Istituto di Istruzione Superiore
“G.A. Pischedda”
PERCORSO TEMATICO NUMERO NOVE (mese di marzo)
“GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA POESIA”
“GIORNATA NAZIONALE DANTEDÌ”
“La poesia è l’espressione più alta dell’animo umano, capace di trasmettere sentimenti e pensieri che altrimenti rimarrebbero inascoltati.”(Giacomo Leopardi)
La Giornata mondiale della poesia, istituita dall’UNESCO nel 1999, rende omaggio all’arte poetica e al suo impatto sulla società. Questa celebrazione offre un’opportunità per riflettere sul potere trasformativo del linguaggio e sulla creatività individuale. La scelta del 21 marzo, in concomitanza con l’equinozio di primavera, simboleggia un nuovo inizio e la rinascita, elevando la poesia a strumento ideale per celebrare la bellezza e il rinnovamento.
L’obiettivo primario di questa giornata è incentivare la lettura, la scrittura e l’insegnamento della poesia, mettendone in luce il valore culturale e artistico. La poesia, oltre ad essere una forma di espressione, permette l’esplorazione della complessità dell’esistenza umana, promuovendo la creatività e salvaguardando la diversità linguistica. In un’era di globalizzazione, dove idiomi e dialetti rischiano l’oblio, la poesia si dimostra un efficace mezzo di tutela e valorizzazione. La Giornata mondiale della poesia ne sottolinea il ruolo fondamentale nel dialogo tra culture, costruendo ponti e favorendo la comprensione reciproca.
Celebrare questa ricorrenza significa onorare poeti e opere, riconoscendo il pregio di ogni lingua come custode di storie e valori. La pluralità linguistica arricchisce il panorama globale. La poesia, portatrice di emozioni profonde, tramanda patrimoni culturali e storici, catturando l’essenza dell’umanità nel corso del tempo.
In momenti di crisi, come conflitti o oppressioni, i versi si rivelano strumenti di resistenza e cambiamento, dando voce agli oppressi e creando comunità. La celebrazione della poesia significa riconoscerne il ruolo nel plasmare le identità collettive, contribuendo alla narrazione dell’umanità condivisa e invitando a nuove prospettive. La sua natura universale abbatte barriere, toccando l’animo ovunque. Tale capacità di connessione rende la poesia un patrimonio prezioso, che ricorda le esperienze umane fondamentali. La Giornata mondiale della poesia offre l’occasione di onorare sia i grandi autori del passato, sia le voci contemporanee, celebrando un’arte che tocca le corde più profonde dell’essere umano, stimolando la riflessione, il sogno e la connessione interiore e con gli altri.
Nel cuore della Giornata mondiale della poesia, risuona potente l’eco dei versi danteschi: “L’amor che move il sole e l’altre stelle”. Tale citazione, fulcro della “Divina Commedia”, introduce al Dantedì, celebrazione che riconosce l’immensa eredità di Dante Alighieri, padre della lingua italiana e poeta di portata universale.
La connessione tra le due ricorrenze è evidente: entrambe celebrano il potere della parola, la sua capacità di esplorare l’animo umano e di connettere con i temi universali dell’esistenza. Dante, con il suo viaggio nell’aldilà, invita alla riflessione sulla condizione umana, sulla giustizia, sulla fede e sull’amore. I suoi versi, intrisi di bellezza e profondità, continuano a ispirare poeti e lettori di ogni epoca.
Il Dantedì, che cade il 25 marzo, offre l’opportunità di onorarne la vita e l’opera, di apprezzare la ricchezza della lingua italiana e di riconoscere il suo contributo alla cultura mondiale. La “Commedia” è un patrimonio inestimabile, opera che stimola la creatività e invita all’esplorazione di nuove idee e aspirazioni.
Un legame indissolubile unisce il Dantedì e la Giornata mondiale della poesia, invitando l’umanità a esplorare la forza del linguaggio, custode di memorie e guida per il futuro. Non si tratta di un semplice ricordo, bensì di un investimento nel domani.
Si ritiene fondamentale preservare l’eredità umana per tutelare il patrimonio di storie, emozioni e conoscenze che la definisce, scongiurando che l’oblio cancelli le voci del passato. Si incoraggiano i giovani alla lettura e alla scrittura, stimolando creatività e spirito critico, fornendo loro gli strumenti per esprimersi e plasmare un futuro migliore, continuando a tessere la trama della storia.
Si promuove il dialogo sui temi universali, aprendo menti e cuori, favorendo la comprensione di sé e degli altri. Si valorizzano le radici, la storia e la cultura, rafforzando il senso di appartenenza a una comunità, costruendo un domani più consapevole e unito.
In un’epoca di rapidi cambiamenti e incertezze, la poesia e l’opera dantesca offrono un rifugio, un luogo di conforto, ispirazione e speranza. Si celebrano queste ricorrenze con gioia e gratitudine, consapevoli che la parola è un dono prezioso, un’arma potente, un ponte verso l’infinito.
ATTIVITÀ: Arte visiva e poesia intrecciate.
In occasione della Giornata della Poesia e del Dantedì, la biblioteca scolastica invita gli studenti a sperimentare il Caviardage, una tecnica che trasforma testi esistenti in composizioni poetiche originali.
Dalla lettura di brani, articoli o pagine selezionate, si estraggono i termini che evocano il proprio mondo interiore, trasformandoli in una nuova creazione poetica. Le frasi o brevi componimenti così ottenuti assumono un significato personale, mentre il testo di partenza, con le sue parole celate, diventa uno sfondo artistico che ne valorizza l’opera.
Il Caviardage rivela le profondità del lessico interiore, dando vita a significati inediti. La creatività, libera da costrizioni, guida il percorso: le parole che risuonano emergono, mentre quelle superflue si dileguano. Gli studenti, attraverso la rielaborazione del testo, esprimono la propria individualità in un’opera personale. Per favorire lo scambio di idee e la condivisione di creazioni, la biblioteca ha allestito un Padlet, uno spazio virtuale dedicato alla creatività. Padlet:https://padlet.com/mariaurgu26/giornatainternazionale–della–poesia–e–danted–43o0mbtqqnuwf7yf
Si invita la comunità studentesca a riscoprire la magia della parola. Si propone di esplorare i versi immortali di Dante e di altri capolavori, rielaborandoli con la coinvolgente tecnica del Caviardage. Si offre un’occasione per immergersi nella bellezza dei classici e per esprimere la propria anima attraverso la poesia. Per eventuali domande o chiarimenti, è possibile contattare la biblioteca scolastica all’indirizzo e-mail: : biblioteca@iispischeddabosa.net
Grazie per la consueta e fattiva collaborazione.
Alcuni esempi:
Consigli di lettura
“RIMEMBRI ANCORA” PAOLO DI PAOLO
La nebbia agl’irti colli… E poi? Come faceva? È raro tornare da adulti alle poesie incontrate da studenti. Eppure, sarebbe bello scoprire come risuonano in noi. E accorgersi che la vita le ha rese più leggibili, più emozionanti, più preziose. Nel bagaglio delle conoscenze scolastiche, insieme alle tabelline, al teorema di Pitagora, alla fotosintesi clorofilliana, rientrano anche molte poesie. C’è perfino chi, nel tempo, le ha imparate a memoria. Da «Silvia, rimembri ancora» di Leopardi a «La pioggia nel pineto» di D’Annunzio, dalle «stelle cadenti» di Pascoli al «male di vivere» di Montale, può capitare di ritrovarsi qualche verso sulle labbra, all’improvviso. Sembra che voglia dirci ancora qualcosa. Ma cosa? Paolo Di Paolo ci offre un’occasione per leggere in modo nuovo e sorprendente le poesie studiate a scuola. Toglie un po’ di polvere e le libera dai luoghi comuni, rimette in rapporto scrittura e vita. Seguendo piste imprevedibili, riscopre «Dei Sepolcri» come un canto carico di tenerezza e rilegge «Il cinque maggio» come un editoriale in versi. Accosta autori contemporanei come Ray Bradbury a Carducci o Yasmina Reza a Manzoni, ripensa i versi secchi di Ungaretti all’ombra delle guerre odierne. E mette in gioco anche sé stesso, la sua storia di studente, di aspirante scrittore: un romanzo mai scritto su Gozzano; le telefonate e gli incontri con i grandi del secondo ‘900, Luzi, Zanzotto, Sanguineti, Spaziani… Dimostra così che l’esperienza può riempire di senso quei versi lontani e completarli nel tempo, fra amori, ferite, desideri, sogni.
“MILK AND HONEY” RUPI KAUR
Un’edizione preziosa che celebra il decimo anniversario del libro di poesie più letto del XXI secolo.Questo volume rende omaggio allo straordinario viaggio cominciato nel 2014 da Rupi Kaur conmilk & honey, in un’edizione speciale che raccoglie: una sezione di poesie inedite; un’Introduzione concepita appositamente per questa edizione; fotografie del “dietro le quinte” mai pubblicate; pagine del diario personale di Rupi; riflessioni scritte a mano da Rupi e voci note del panorama culturale contemporaneo.
“CI SIAMO FATTI MARE” GIO EVAN
Dicono non sia più tempo di poesia gli uomini hanno smesso di guardarsi negli occhi si sfuggono via veloci, inciampano, si ingarbugliano, si urtano e non si chiedono più scusa hanno la testa bassa gli uomini, adesso, come se nelle scarpe ci fosse un tesoro da proteggere un’oasi da salvaguardare o forse è che in alto c’è una paura difficile da affrontare dicono non sia più tempo di poesia la tenerezza è appassita per colpa di qualche inverno di troppo, primavere con le ossa troppo deboli tramonti visti di sfuggita albe rare boschi bruciati palazzi inaugurati metropolitane pienissime dicono non sia più tempo di poesia che siamo destinati a destini estinti a non baciarci più con gli sguardi e a lasciare la presa della vita ma tu su un angolino di questo piccolo libro ancora ti riempi di versi ancora baci con gli occhi ancora resisti.
“VAI ALL’ INFERNO DANTE” LUIGI GARLANDO
*disponibile in biblioteca
A Firenze c’è una sontuosa villa cinquecentesca, la Gagliarda, residenza dei Guidobaldi e sede dell’impresa di famiglia. È lì che vive Vasco, quattordici anni, un bullo impenitente abituato a maltrattare professori, compagni e famigliari. A scuola Vasco fa pena, in compenso è imbattibile a Fortnite, progetta di diventare un gamer professionista e ha già migliaia di follower. Perché Vasco è così, sa di essere in credito con la vita e di avere diritto a tutto. Finché un giorno, a sorpresa, viene battuto da un avversario che si fa chiamare Dante e indossa il classico copricapo del Poeta. “Oh Guidobaldi, becca Montaperti! Or mi conoscerai, vil ghibellino. Ben ti convien tenere gli occhi aperti” chatta il misterioso giocatore. Ma chi è? E perché parla in versi? Appena può, Vasco torna in postazione e cerca la rivincita per umiliarlo come solo lui sa fare, senza sapere che la più esaltante e rivoluzionaria sfida della sua vita è appena cominciata. Luigi Garlando dà vita a un romanzo pirotecnico dove, a colpi di endecasillabi e battaglie reali, un adolescente di oggi dovrà vedersela con il più illustre e scatenato dei maestri: Dante Alighieri.
“A RIVEDER LE STELLE” ALDO CAZZULLO
Dante è il poeta che inventò l’Italia. Non ci ha dato soltanto una lingua; ci ha dato soprattutto un’idea di noi stessi e del nostro Paese: il «bel Paese» dove si dice «sì». Una terra unita dalla cultura e dalla bellezza, destinata a un ruolo universale: perché raccoglie l’eredità dell’Impero Romano e del mondo classico; ed è la culla della cristianità e dell’umanesimo. L’Italia non nasce da una guerra o dalla diplomazia; nasce dai versi di Dante. Non solo. Dante è il poeta delle donne. È solo grazie alla donna – scrive – se la specie umana supera qualsiasi cosa contenuta nel cerchio della luna, vale a dire sulla Terra. La donna è il capolavoro di Dio, la meraviglia del creato, e Beatrice, la donna amata, per Dante è la meraviglia delle meraviglie. Sarà lei a condurlo alla salvezza. Ma il poeta ha parole straordinarie anche per le donne infelicemente innamorate, e per le vite spente dalla violenza degli uomini: come quella di Francesca da Rimini. Aldo Cazzullo ha scritto il romanzo della Divina Commedia. Ha ricostruito parola per parola il viaggio di Dante nell’Inferno. Gli incontri più noti, da Ulisse al conte Ugolino. E i tanti personaggi maledetti ma grandiosi che abbiamo dimenticato: la fierezza di Farinata degli Uberti, la bestialità di Vanni Fucci, la saggezza di Brunetto Latini, la malvagità di Filippo Argenti. Nello stesso tempo, Cazzullo racconta – con frequenti incursioni nella storia e nell’attualità – l’altro viaggio di Dante: quello in Italia. Nella Divina Commedia sono descritti il lago di Garda, Scilla e Cariddi, le terre perdute dell’Istria e della Dalmazia, l’Arsenale di Venezia, le acque di Mantova, la «fortunata terra di Puglia», la bellezza e gli scandali di Roma, Genova, Firenze e delle altre città toscane. Dante è severo con i compatrioti. Denuncia i politici corrotti, i Papi simoniaci, i banchieri ladri, gli usurai, e tutti coloro che antepongono l’interesse privato a quello pubblico. Ma nello stesso tempo esalta la nostra umanità e la nostra capacità di resistere e rinascere dopo le sventure, le guerre, le epidemie; sino a «riveder le stelle». Un libro sul più grande poeta nella storia dell’umanità, a settecento anni dalla sua morte, e sulla nascita della nostra identità nazionale; per essere consapevoli di chi siamo e di quanto valiamo.
“LA DIVINA COMMEDIA DI DANTE” SEYMOUR CHWAST
Seymour Chwast realizza una delle versioni della Divina commedia tra le più ironiche, spiazzanti e allo stesso tempo fedeli al testo. Un libro per ragazzi e per adulti, che potrà essere utilizzato anche da studenti e professori. Impermeabile, cappello, occhiali da sole e pipa, Dante assomiglia più a un detective di Raymond Chandler che al divin poeta. Al suo fianco Virgilio, in completo nero e bombetta, e Beatrice, con un caschetto biondo platino. Sul loro cammino incontrano, come è noto, moltitudini di peccatori e santi tra punizioni orribili e indescrivibili piaceri. Seymour Chwast rende il capolavoro dantesco comprensibile per qualsiasi lettore.
“L’ARTE DI ESSERE FRAGILI” ALESSANDRO D’AVENIA
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